Stazione di Porto Torres Marittima
Porto Torres Marittima stazione ferroviaria | |
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Porto Torres | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Porto Torres |
Coordinate | 40°50′16.52″N 8°23′50.42″E |
Altitudine | 4 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1872 |
Soppressione | 2001 |
Riattivazione | 2016 |
Caratteristiche | |
Tipo | Fermata terminale in superficie |
Binari | 1 |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
Interscambi | Autolinee urbane e interurbane |
Dintorni | Antiquarium Turritano porto di Porto Torres |
Statistiche viaggiatori | |
al giorno | meno di 400 (2022) |
Fonte | RFI[1] |
La stazione di Porto Torres Marittima, già stazione di Porto Torres, è una fermata ferroviaria al servizio del comune di Porto Torres, capolinea della ferrovia per Ozieri Chilivani. Fu la prima stazione attiva nel comune turritano, venendo sostituita da un nuovo impianto nel 1991[2][3] e dismessa nel decennio successivo, per poi essere riattivata nel dicembre 2016 in luogo dell'omonima fermata capolinea posta dinanzi ai vicini locali della stazione marittima turritana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione venne realizzata dalla Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde nella seconda metà dell'Ottocento, nell'ambito dei lavori legati alla realizzazione della rete ferroviaria a scartamento ordinario della Sardegna, ed in particolare della linea tra il porto turritano e lo scalo di diramazione di Chilivani. L'inaugurazione avvenne il 10 aprile 1872[4] con l'apertura al traffico del tronco tra Porto Torres e Sassari[5].
Sin dai primi anni di esercizio lo scalo, gestito dalla Compagnia Reale, fu il terminal passeggeri turritano, dato che i treni viaggiatori non proseguivano verso lo scalo merci portuale di Porto Torres Marittima. Nel 1920 la gestione della stazione e dell'intera rete a scartamento ordinario sarda passò alle Ferrovie dello Stato: nei primi lustri sotto questa amministrazione si registrarono vari lavori all'area ferroviaria turritana, con la creazione tra l'altro di una fermata per il servizio viaggiatori in piazza Cristoforo Colombo: tale realizzazione portò all'estensione della banchina del primo binario anche verso la diramata che da sud della stazione conduceva (in regresso) al porto, per permettere di usufruire dell'impianto anche ai passeggeri dei treni diretti verso il nuovo capolinea viaggiatori.
Nel corso della seconda guerra mondiale la stazione fu bersaglio dei bombardamenti alleati che colpirono Porto Torres nel 1943[6], venendo successivamente ripristinata e potenziata per quanto riguarda i fabbricati dell'impianto, sebbene quello viaggiatori fosse stato rimaneggiato rispetto alla struttura originaria[7].
Lo scalo continuò ad essere usato con regolarità sino al 1º luglio 1991[2], quando nella zona di Fontana Vecchia venne inaugurata una nuova stazione avente lo stesso nome di quella ottocentesca. Ciò nonostante lo scalo e le sue infrastrutture rimasero in uso in particolare come area merci[2], sebbene con l'attivazione del nuovo impianto fosse stata dismessa la diramata nord che dalla vecchia stazione portava in regresso a piazza Cristoforo Colombo, fatto che portò all'arretramento dell'asse estremo della stazione prima di viale Ponte Romano, eliminando il passaggio a livello presente sino a quel momento nell'area. Nei primi anni duemila la stazione risultava ancora impiegata per la sosta dei carri e come capolinea passeggeri in vari periodi in cui la fermata di Piazza Cristoforo Colombo fu inagibile[8]. Dalla metà del decennio tuttavia l'impianto venne progressivamente dismesso, con la chiusura dello scalo merci della stazione (trasformato in un parcheggio) ed in seguito con la rimozione dell'intero fascio binari della struttura situato a nord dello scambio di ingresso della diramata per l'allora capolinea portuale di Porto Torres Marittima.
Tuttavia nella prima metà degli anni dieci si registrò un ripensamento sulle sorti dell'impianto da parte di RFI (dal 2001 gestore della linea), che decise il ripristino dello scalo per liberare l'area occupata dalla fermata di Porto Torres Marittima e dalla porzione superstite della diramata sud per il porto[7][9]. I lavori furono avviati nel 2014 e portarono all'abbattimento di alcuni edifici di servizio dello scalo[10], oltre al ripristino del fabbricato viaggiatori e del primo binario della stazione[10][11]. L'11 dicembre 2016 l'iter di riattivazione dello scalo, costato complessivamente 355 000 euro[12], si concludeva con la riapertura all'esercizio dell'impianto[12][13], stavolta avente caratteristiche di fermata e ribattezzato col nome di Porto Torres Marittima: si tratta del terzo diverso impianto a utilizzare questa denominazione, originariamente indicante lo scalo merci posto nelle banchine del porto e dal 2004 al 2016 il precedente capolinea ferroviario nel comune turritano.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]Nella configurazione in uso dal 2016 l'impianto presenta caratteristiche di fermata terminale, dotata di un unico binario tronco a scartamento da 1435 mm[13], servito da due banchine. Gli edifici della fermata si trovano ad est del piazzale binari: tra essi il maggiore è il fabbricato viaggiatori, costruzione a due piani dalla pianta rettangolare e dal tetto a falde, con corpi laterali che si sviluppano sul solo piano terra. A nord di esso si trovano un locale di servizio oltre ad una ex casa cantoniera posta su quello che era l'asse estremo dello scalo al momento della temporanea dismissione, all'altezza del vecchio passaggio a livello di viale Ponte Romano. Ulteriori fabbricati di servizio si trovavano a sud di quello viaggiatori, prima di venir demoliti nel 2014[10]. Il movimento nell'impianto è controllato in remoto dal DCO di Cagliari[13].
Prima della dismissione degli anni duemila l'impianto presentava una configurazione di stazione e si componeva di un fascio principale composto da 4 binari[14], a cui si aggiungevano due binari di collegamento in direzione del porto[2], uno che si diramava all'ingresso sud della stazione (dismesso con la riattivazione dello scalo[13]), l'altro (dismesso nel 1991[2]) dall'originario asse estremo della stessa: questi binari formavano inoltre il triangolo di regresso della stazione. Tra tutti i binari presenti (a scartamento da 1435 mm) erano attrezzati per il servizio viaggiatori l'uno, il due e la diramata sud per il porto.
Da quest'ultima si staccavano i binari dello scalo merci dell'impianto, situato dinanzi all'area su cui sorgeva la precedente fermata capolinea di Porto Torres Marittima e demolito negli anni duemila. La struttura comprendeva dei tronchini di sosta per i carri nonché dei magazzini per le merci. In origine il fascio principale della stazione si estendeva sino all'area delle banchine nella parte ovest del porto turritano, e da qui aveva origine la diramata nord per piazza Cristoforo Colombo. Nel 1991 tuttavia l'asse estremo dell'impianto venne arretrato prima di viale Ponte Romano[2], eliminando così uno dei passaggi a livello che attraversava questa strada, la diramata nord e la parte terminale dei binari, liberando tali aree per altri fini legati allo sviluppo del porto.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]La fermata è capolinea delle relazioni espletate da Trenitalia, che la collegano con i centri raggiunti dalla linea per Chilivani e con la Dorsale Sarda.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La fermata è dotata di una sala d'attesa e di servizi igienici. Inoltre è attrezzata per la ricezione di persone con disabilità[12]. Dal punto di vista commerciale l'impianto viene classificato da RFI in categoria "bronze"[15].
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]A poche centinaia di metri dallo scalo si trova il porto di Porto Torres, collegato con Genova dai traghetti della Tirrenia. Sempre nell'area del porto è presente una fermata degli autobus dell'ARST che permettono di raggiungere Sassari, Alghero, Stintino, Osilo, Sennori e Sorso. Inoltre nell'area osservano sosta i servizi di autolinee urbane dell'ATP.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Numero dei viaggiatori: dati di frequentazione, su www.rfi.it. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ a b c d e f Le vecchie schede, su T-i-m-o-n-e.it - Ricordi di rotaie. URL consultato l'11 dicembre 2016 (archiviato l'11 dicembre 2016).
- ^ Gavino Masia, La vecchia stazione rinasce dopo 25 anni, in La Nuova Sardegna, 11 dicembre 2016.
- ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su Trenidicarta.it, 6 febbraio 2014. URL consultato il 24 agosto 2015.
- ^ Altara, p. 137.
- ^ Altara, p. 74.
- ^ a b Gavino Masia, Sono ripartiti i lavori per far rivivere la stazione, in La Nuova Sardegna, 19 febbraio 2016. URL consultato il 21 febbraio 2016.
- ^ Ex dogana, veto del soprintendente C'è l'ordinanza di abbattimento e ora si progetta il recupero, in La Nuova Sardegna, 14 giugno 2001. URL consultato il 17 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
- ^ Gavino Masia, Rete ferrovie ci ripensa vuole riaprire la stazione, in La Nuova Sardegna, 19 ottobre 2013. URL consultato il 17 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ a b c Emanuele Fancellu, La vecchia stazione cambia volto, in La Nuova Sardegna, 9 aprile 2014. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ Enrico Marangon, Porto Torres - Stazione Maritima, su Panoramio.com, 21 giugno 2014. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ a b c Porto Torres, nella vecchia stazione ecco il primo treno dopo 25 anni, in La Nuova Sardegna, 11 dicembre 2016. URL consultato l'11 dicembre 2016.
- ^ a b c d RFI Cagliari, Circolare Territoriale 5/2016 (PDF), su RFI.it. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato il 4 dicembre 2016).
- ^ Ernesto Imperato, Panoramica del fascio della vecchia stazione, non più in uso, su Trenomania.eu, 21 giugno 2008. URL consultato l'11 dicembre 2016.
- ^ Le stazioni oggi, su Rfi.it. URL consultato l'11 luglio 2017 (archiviato l'11 luglio 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima
- Porto Torres
- Stazione di Porto Torres
- Stazione di Porto Torres Marittima (2004)
- Stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo
Altri progetti
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